Lettera aperta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il ponte di Genova come metafora del ricongiungimento del passato con il futuro dopo la lacerazione profonda che il coronovirus ha prodotto e ancora produce nella nostra società. E’ indispensabile e improcrastinabile che ci sia, però, un cambio totale della guida della fase attuale perché se è vero che sono prioritarie le azioni volte ad affrontare le emergenze è altresì vero che non sono più differibili le azioni necessarie per far sì che il tessuto produttivo possa essere messo in condizioni di mantenere quelle attività che altrimenti potrebbero essere difficili o impossibili riavviare.
E’ necessario affrontare la situazione, ora e subito, con onestà intellettuale e riconoscere i vistosi limiti del Presidente del Consiglio e del governo così come ora formato. E’ di tutta evidenza, come da Lei, più volte sottolineato, che il futuro del nostro paese è indissolubilmente legato ad una forte unità nazionale che né Conte né il Governo rappresentano. E’ inutile sottolineare le gravi carenze del Presidente del Consiglio riguardanti tempi, modi e contenuti delle sue azioni volte ad affrontare le emergenze. Una per tutte: Venticinque giorni tra la dichiarazione dello stato d’emergenza “in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza” del coronavirus del 31 gennaio, pubblicato l’1 febbraio sulla Gazzetta Ufficiale e il primo provvedimento della Protezione civile per fronteggiare la pandemia (il 25 febbraio). E’ necessario che il popolo Italiano si identifichi in una guida autorevole capace di guidare l’emergenza e dare un segnale positivo per il futuro iniziando subito a costruirlo. La politica, tutta la politica, in questo momento non è in grado per le forti lacerazioni esistenti di corrispondere a questo compito.
Guida tanto autorevole da poter incidere anche e sopratutto sul nuovo assetto che DEVE avere l’Europa: “L’Europa è a un bivio: o si va verso gli Stati uniti d’Europa o così serve poco a tutti.-Carlo Cimbri da intervista di Segio Bocconi Corriere della sera”.
Il sogno di tanti cittadini, penso, è quello di vedersi guidati da una personalità come il Dott. Draghi a cui tutti attribuiscono le doti necessarie per assumere il comando del vascello Italia.
Ci sono nodi che devono essere subito affrontati con decisione ed autorevolezza:
• La messa in sicurezza degli asset strategici del paese da scalate ostili
• La assoluta cancellazione delle regole della vecchia Europa e loro completa riscrittura a cominciare dal Mes che va subito reso inoperante (e non utilizzato in altro modo)
• La messa in sicurezza dei confini nazionali per assicurarsi dai contagi di ritorno (che sono già iniziati in Cina)
• La cancellazione della legge sul taglio dei parlamentari in modo che sia possibile appena l’emergenza lo permetterà di indire nuove elezioni che solo potranno dare una nuova e vera rappresentanza e legittimità ad un nuovo governo chiamato a ricostruire la società richiamandosi ai valori che furono alla base della ricostruzione post-bellica.
• L’immediata semplificazione della burocrazia senza eliminare i necessari controlli (magari facendoli parallelamente alla realizzazione degli interventi).
L’elenco non è certamente esaustivo: vuole solo richiamare l’attenzione su alcuni punti rilevanti. L’importante è agire subito: le guerre non si vincono se il comandante e lo stato maggiore sono incerti e non all’altezza del compito da svolgere. Per favore non aspettiamo la fine dell’emergenza!! Cambiamo ora!!!
Ing. Sangiorgio Luciano Roma